Immuni: la nostra sicurezza al costo della libertà
Si chiama Immuni la nuova app ‘approvata’ da governo italiano per monitorare gli spostamenti e i contatti tra le persone sul territorio nazionale (qui la notizia ufficiale) in emergenza Covid-19.
Durante la pandemia di Corona virus, il governo italiano sta mettendo in campo quante più strategie possibili per fronteggiare il contagio in modo da farci tornare nel più breve tempo possibile ad una vita simil-normale.
Ma l’idea, se pur messa in campo con buone intenzioni, potrebbe rivelarsi il preludio di una stagione di controllo di massa nazionale. Tutto di più distante rispetto a quanto ci si aspetterebbe da una democrazia.
Eppure l’idea sembrerebbe essere in buona parte accettata dalla maggior parte delle persone per due motivi:
- il primo è dovuto alla già ampia concessione dei nostri dati alle multinazionali come Google e Facebook;
- il secondo è dovuto alla paura che questa pandemia ha generato nelle persone e quindi è meglio controllarsi a vicenda, anche al costo pesantissimo di influire sulla libertà del prossimo.
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Che succede?
Il 16 aprile Arcuri, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ha annunciato la sua firma all’ordinanza per la stipula del contratto di licenza d’uso gratuita sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la Bending Spoons spa, la società progettatrice della app ‘Immuni’ per il tracciamento delle persone.
L’installazione dell’applicazione sul proprio smartphone non è obbligatoria, ma consigliata. Lo stesso Arcuri sottolinea come un tracciamento del 60% della popolazione sia in qualche modo sufficiente a controllare la diffusione epidemica.
Immuni sarebbe utile per tracciare, tramite GPS e Bluetooth, tutti i nostri spostamenti e contatti nel giro delle ultime ore/giorni consentendo di individuare persone potenzialmente infette, contagiate ecc.
Fin qui tutto bene. Forse.
Qual è la vera affidabilità di quest’app? E siamo davvero sicuri che possa essere di reale utilità?
Quali sono i reali risvolti?
Se fin qui tutto ci è sembrato fatto per la nostra incolumità e per la nostra sicurezza, probabilmente siamo persone per bene.
Ma, se dovessimo essere obiettivi, quali sarebbero davvero i benefici di un’app di questo tipo?
Non dimentichiamoci che ci sono sempre dei risvolti. E non solo la storia, ma anche la fantascienza ce lo insegna.
La fantascienza è affascinante perché racchiude in sé il frutto delle paure e delle necessità della società che la crea. A parer mio, per apprezzare davvero la fantascienza si deve anche amare profondamente la sociologia.
Partirei da 1984 di George Orwell ma il paragone sarebbe fin troppo facile. Sì, perché proprio questa storia inizia ad aprile.
Ma andiamo oltre.
Libertà VS Sicurezza
Con queste premesse è facile pensare alla dicotomia tra realtà e sicurezza. Quanto la nostra sicurezza può e dovrebbe influire sulla nostra libertà?
Quanto siamo disposti a cedere la nostra libertà in nome della sicurezza?
Black Mirror

Questa immagine è tratta da “Caduta Libera” (Nosedive in lingua originale), uno degli episodi più iconici della serie TV Black Mirror. L’episodio risale al 2016.
Nel 2019 ha preso vita la prima app sociale cinese. In cosa consiste? Il tutto si basa su un credito sociale iniziale di 1000 punti e sull’utilizzo misto di telecamere e persone incaricate di monitorare la vita del loro quartiere. Chi compie azioni scorrette o illegali, come ad esempio violare il codice della strada o abbandonare la spazzatura in giro, perde dei punti; chi invece compie azioni virtuose, come donare il sangue o fare volontariato, ne riceve. I servizi statali che ottieni sono proporzionati alla tua condotta civile.
Rispetto a questo avvenimento, mi viene in mente che la connotazione più interessante e avvincente della fantascienza consiste nella distopia. Il ‘piccolo’ problema è che a volte si realizza davvero.
In un clima di preoccupazione e paura come quello attuale un’App come Immuni potrebbe essere tranquillamente accettata dalla maggior parte. E badate bene, non sto dicendo che fino ad ora non siamo stati controllati: Google, Facebook e tutte le altre aziende alle quali abbiamo concesso tutto già ci controllano da anni. Ma si parla di marketing e se ci tracciano è perché vogliono venderci qualcosa.
Nel momento in cui il sarà lo Stato ad avere il controllo su tutte le nostre attività in nome della sicurezza, cosa accadrà alla nostra libertà?
P.S. Se non foste ancora convinti vi parlo anche della terza stagione di Westworld.
In sostanza, quanto ci conviene davvero aderire ad un sistema di controllo statale? Perché è di questo che di tratta.
Ci conviene davvero?
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